Novecento
Francesco Biolchini firma la regia e interpreta Novecento di Alessandro Baricco, in scena a Letojanni (ME), Arena Biondo, il 27 agosto 2014 alle ore 21.30
Novecento è la leggenda del pianista sull’oceano, è la storia di un’amicizia, la storia di un uomo che per tutta la vita è stato cullato dalle onde dell’oceano e dalle note del suo pianoforte, un uomo che è nato e vissuto su una nave, che non ha mai messo piede a terra, ma che conosce il mondo e la vita meglio di chiunque altro, attraverso gli occhi e le emozioni dei passeggeri che negli anni hanno viaggiato sul Virginian. Novecento è la dimostrazione che Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.
Note di regia
Mettere in scena un testo come Novecento significa voler raccontare una storia, riscoprire in altre parole il piacere, insieme con il pubblico, di sentire, immaginare e lasciarsi trasportare in una dimensione diversa dalla propria realtà. Novecento di Baricco, infatti, non è un vero e proprio testo teatrale ma oscilla fra il teatro e la letteratura come un brano Jazz che oscilla tra la musica classica e la musica leggera. Novecento, che è nato e vissuto su una nave da crociera, vive la sua vita attraverso gli odori, le lingue e le storie dette e non dette dai passeggeri e su queste crea la sua musica.
Ho debuttato con questo spettacolo dieci anni fa, in agosto del 2004, nella rassegna Al Fontanone a Roma, nella splendida e suggestiva cornice del Gianicolo e l’ho rappresentato in molti teatri italiani, quest’anno il capolavoro di Baricco compie 20 anni. Queste ricorrenze mi sembravano una coincidenza suggestiva per riproporre questo lavoro. La regia dello spettacolo, per l’occasione, è stata trasformata e la messa in scena prevede un contesto senza tempo e un luogo non ben definito, ma ricco di simboli che ricordano le immagini evocate dal racconto.
Foto di scena: Carmine Prestipino